Analisi e commenti ai principali fatti di società, costume, politica ed intrattenimento , con uno sguardo particolare sulla città di Milano

lunedì 11 luglio 2011

E IO PAGO



Quando ad una persona anziana e non più in possesso delle proprie facoltà mentali (da anni) vengono sottratti dei soldi, la reazione che il gesto suscita è sempre di forte sdegno, per cui sarebbero più che comprensibili i commenti a caldo del socio della vittima (anche lui non molto lucido da un po') che sostiene si stiano "colpendo tutti i punti critici della politica" e della figlia, che urla dell' "ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti".
Ad informarsi meglio, però, si scopre che i 560 milioni di euro che la seconda Corte d’Appello civile di Milano ha condannato a pagare alla Fininvest, quindi ai Berlusconi, figlia sdegnata compresa, altro non sono che il risarcimento a De Benedetti per i danni causati dalla corruzione giudiziare che nel 1991 tolse all'editore di Repubblica la prima casa editrice italiana per consegnarla all'attuale Presidente del Cosiglio.
In poche parole, la famiglia Berlusconi ottenne la Mondadori pagando, attraverso Previti e i due legali Pacifico e Acampora, il giudice Metta; tutti condannati in via definitiva in sede penale.
Possedere la casa editrice per il premier ha significato, oltre a poter contare su introiti elevatissimi (basti pensare che, nel 2008, il fatturato consolidato del Gruppo Mondadori è ammontato a 1,819 miliardi di Euro -fonte Wikipedia-), anche a rafforzare quel potere mediatico che gli ha permesso di controllare (se non impostare) l'immagine di sè da dare agli italiani, grazie alle sue televisioni e, appunto, ai vari giornali, libri e riviste di successo, pubblicati soprattutto da Mondadori: il famigerato conflitto di interessi.
Questo enorme potere gli ha consentito di dire e far dire verità che appartengono solo a lui, di imporre come realtà storie quali la persecuzione politica delle toghe di sinistra nei suoi confronti iniziata dopo la discesa in campo a scopo persecutorio e di essere vittima di processi frutto di illazioni e teoremi, istruiti senza un minimo riscontro probatorio, con lo scopo di utilizzare la giustizia per fare lotta politica e che l'han sempre visto uscire scagionato da ogni accusa; peccato che siano in pochi a ricordare che il primo processo risalga in realtà al 1983, 11 anni prima di Forza Italia e che nella maggior parte dei casi Berlusconi se la sia cavata grazie alla prescrizione e a innumerevoli leggi 'ad personam' varate dal suo governo (la depenalizzazione del falso in bilancio approvata nel 2002, gli permise, ad esempio, di essere assolto nel processo Sme perchè "I fatti non sono più previsti dalla legge come reato").
E anche in questo caso si è cercato di scavalcare la legge inserendo in Finanziaria un comma che bloccasse i risarcimenti superiori ai 20 milioni di euro fino a sentenza definitiva, in modo da evitare il pagamento immediato dell'ammenda; codice ritirato in seguito alle polemiche e le proteste ma che il premier ha promesso di riproporre in Parlamento.
E' ormai palese che alla favola del vecchio saggio e pio circondato da nemici non creda più nessuno (e chi ci crede è pagato per farlo).
Con colpevole ritardo gli italiani hanno capito chi è davvero Berlusconi e le ultime elezioni e i referendum ci hanno dato l'immagine di un uomo che non ha più in mano il Paese ed è tenuto in vita solo da una casta che vive e si nutre nella sua ombra e che senza di lui non potrebbe esistere; per questo motivo la sua fase discendente sarà lenta ma inesorabile e lo porterà sempre più spesso a passare alla cassa per rendere conto di 17 anni di sfascio politico e sociale.
E immaginiamo che il conto presentatogli da De Benedetti sarà il primo di una lunga serie.

mercoledì 29 giugno 2011

TANTO PE' CANTA'



L'età pensionabile di una rock star è 60 anni? Visto che Brunetta non sarebbe d'accordo, noi non possiamo che applaudire la bontà della scelta!
La notizia in questione è di qualche giorno fa: Vasco Rossi ha dichiarato che smetterà di calcare gli stadi e i palchi in giro per l'Italia; basta concerti insomma.
Ed è una scelta che, come detto, ci trova d'accordo, anche senza tirare in ballo il puffo del pubblico impiego: erano anni che Vasco non era più in grado di scrivere una canzone degna di questo nome e, soprattuto, del suo nome.
Certo, riempie sempre gli stadi come nessuno in Italia (solo MonoRiff Ligabue riesce a stargli dietro), ha una schiera di fan di tutte le età che lo venerano e i suoi concerti sono tutt'oggi uno spettacolo che almeno una volta nella vita bisognerebbe vedere, ma sarebbe disonesto non ammettere che la qualità dei suoi pezzi sia precipitata: alzi la mano chi di voi inserirebbe nella propria classifica delle 20 canzoni preferite del Blasco una provienente dai suoi ultimi 2 album (cioè quasi gli ultimi 10 anni di carriera).
Ci sta vivere sugli allori se, all'unisono, sei considerato la più grande rock star italiana e hai passato da un pezzo i 50, ma pubblicare singoli come "Eh... già" estratti da album altrettanto anonimi sembra un modo per tirare avanti senza avere la voglia di farlo davvero.
Quindi evviva la sua onestà intellettuale o semplicemente una fisiologica stanchezza dopo 30 anni di attività e speriamo non ci ripensi.
P.S. A tal proposito, il fatto che Bersani abbia dichiarato che non creda al suo ritiro, ci fa stare molto tranquilli!

sabato 8 maggio 2010

MISTERI DELLA FEDE


A quanto pare è possibile battere dio e senza ricorrere al Diavolo, ma è bastata una delle sue tante forme, quella del serpente, o meglio, il Biscione.
Con una partita perfetta a San Siro in cui il presunto dio si è trasformato improvvisamente in un uomo normale (un po' per merito dei nerazzurri e un po' per demeriti suoi) e con una prestazione difensiva che dire eccellente è un eufemismo (la doppia linea di difesa già usata con buoni risultati da Hiddink l'anno scorso con il Chelsea), la squadra di Milano è riuscita ad accedere alla finale di Madrid (dopo ben 38 anni, giusto per dare i meriti a questo antipaticissimo allenatore).
ora non resta che il grande slam, con 3 possibili titoli, di cui già uno (coppa italia) è stato vinto,anche grazie ad un eccessivo nervosismo della Roma, che ha pensato più a picchiare che a giocare come sa.

Riuscirà nell'impresa?ai posteri l'ardua sentenza

mercoledì 7 aprile 2010

E' POSSIBILE SFIDARE DIO?


Nell'Europa del calcio, l'unica squadra italiana che è ancora in lotta per qualcosa (una certa Champion's league) è l'Inter. Sembra incredibile, proprio il team che che ci ha sempre abituato a pessime figure in campo internazionale è quello su cui dobbiamo contare per avere l'anno prossimo 4 squadre in Europa e per dimostrare che il calcio italiano è ancora competitivo (nonostante ormai è dimostrato che come ascolti ed appeal è superato da Inghilterra, Spagna e Germania). Le altre "grandi squadre nostrane" ormai non sono più competitive nell'Europa che conta e a dimostrarlo sono le bruttissime prestazioni mostrate negli ultimi scontri con team stranieri.

L'Inter ha sempre avuto la "sindrome Europea" e contro formazioni quali Valencia, Villareal, Liverpool e Manchester è stata sempre schiacciata o comunque ha offerto prestazioni scarse e deludenti nel migliore dei casi (non consideriamo i vari casi di isteria collettiva).
Quest'anno, fase a gironi a parte, sembra che la storia sia cambiata, la squadra ha una mentalità diversa nell'affrontare le partite, con il Chelsea è entrata concentrata e tutti si sono espressi al massimo, con il CSKA (squadra decisamente più debole del Chelsea) l'andata è stata simile e il ritorno un semplice pro forma.

Il merito non è solo dei nuovi giocatori in campo (certo Lucio è meglio di Cordoba e Snejder ha aggiunto qualità in mezzo), ma di Josè Mourinho, lo Special One. così antipatico alla maggior parte della gente, così sicuro di se', ma che è riuscito a trasmettere questa sicurezza alla squadra. Ma non solo personalità, qualche capacità tecnica l'avrà pure ed infatti ha schierato la formazione migliore contro il Chelsea ed ha azzeccato tutti i cambi possibili. Con lui l'Inter sta iniziando a capire come si deve giocare in Europa (come faceva il Milan anni fa, seppur con un centrocampo più tecnico con Kakà, Pirlo e Seedorf), in questo caso abbandonando il tradizionale 4-4-2 con il rombo e giocando all'attacco con un 4-3-3, ma con i due attaccanti esterni obbligati a retrocedere e aiutare il centrocampo (che non può competere con alcune grandi d'Europa e che è rimasto nella sostanza mediocre) per poi ripartire subito alla prima occasione.

Il Barcellona è l'avversario più difficile che potesse capitare, anzi Messi è l'incubo peggiore che potesse capitare, un Dio del calcio (alla sua età Maradona non era così forte) vincere sarà difficilissimo, ma non impossibile, una squadra di nome Chelsea, l'anno scorso, sotto la guida dello stregone Hiddink era stata l'unica in grado di bloccare il Barcellona, fermando le fonti di gioco dei Blaugrana, cioè Xavi e Iniesta....questa è la chiave della partita, anche perchè se la palla dovesse arrivare a Messi, sarebbero dolori.

Solo una cosa è certa, la vincente tra Inter-Barcellona, si porterà a casa la coppa.

domenica 4 aprile 2010

SOLO L'UOMO PENITENTE POTRA' GIOCARE

Non si scusa. Anzi sì. Balotelli è stato reintegrato in squadra dall'Inter (non da Mourinho a cui spettano le decisioni tecniche, non quelle disciplinari) ma in realtà non ha fatto ammenda: ha chiesto scusa per la situazione che si era creata, non per il fatto che avrebbe commesso (o subito, secondo la sua opinione).
Di ciò che è accaduto quindi continuiamo a essere all'oscuro, perchè nè lui nè tantomeno allenatore e società hanno voluto chiarire. Lo verremo a sapere solo quando uno dei due protagonisti se ne andrà dall' Inter.
Ciò che conta comunque è che il giocatore sia tornato in campo e abbia segnato. Perchè tutto si può dire di Balotelli (e qualcosa anche a ragione), ma non si può negare che sia forte; deve sicuramente crescere, ma è forte. E pure molto.
Ma la sua maturazione non deve però essere affidata a questo tecnico (visti i risultati) o ai "paternali" consigli di Materazzi (che è nella lista delle dieci persone più ricercate dall' FBI per crimini sul rettangolo di gioco) ed Eto'o, autoproclamatosi suo tutor: almeno Vieri, ai tempi, si avvaleva della consulenza degli esperti del Cepu.

CIAO MAURIZIO



Era malato da tempo, si sapeva. E chi non ne era al corrente, se ne sarà sicuramente accorto guardando i suoi ultimi anni a Guida al Campionato.
Maurizio Mosca era uno dei pochi che discuteva di calcio avendo ben chiaro ciò di cui stesse parlando: semplicemente un gioco; e si era costruito un personaggio-macchietta che lo aiutava nell'intento di non prendersi (e non farsi prendere) sul serio. Precursore (assieme a Biscardi? No, lui purtroppo non ci fa, ci è) dell'opinionista caciarone, ha divertito, per anni, con siparietti e gag, i telespettatori sportivi di tutte le età. Non ci lascia un mito (i miti sono altri e siccome in Italia ne abbiamo sempre meno, non confondiamoli) ma sicuramente ci mancherà; soprattutto ora che il calcio parlato è sempre più nelle mani (e nelle bocche) di suoi cloni mal riusciti.
E scommettiamo che ora, da dove si trova, non avrà difficoltà ad azzeccare le sue bombe di mercato e i pronostici delle partite col pendolino.

P.S. Ahhhhhhhhhhhhhhhhh come gioca Del Piero.
Ciao Maurizio

lunedì 29 marzo 2010

PER CHI VOTI? PER NESSUNO

Nel momento in cui scrivo, lo spoglio delle schede è iniziato da poche ore e non si conoscono ancora i risultati delle elezioni; si possono bene o male dedurre, ma chiaramente manca l'ufficialità.
L'unico dato certo è la forte astensione che ha caratterizzato la due giorni elettorale: hanno votato circa il 65% degli aventi diritto, con un calo rispetto al 2005 del 7,8% e, nella regione Lazio, addirittura del 10.
Una persona su tre non ha votato insomma, amplificando una disaffezione degli elettori che già si era notata in forma minore nelle politiche del 2008.
Ma perchè sempre meno gente va a votare?
La risposta è ovvia e banale: le due grandi coalizioni politiche hanno talmente toccato il fondo (e stanno scavando tunnel sempre più profondi) che molti cittadini sono stanchi di dover chiudere gli occhi e tapparsi il naso per dare il loro voto al Pd o al Pdl e le alternative o sono altrettanto improponibili (vedi Udc) o hanno visibilità nulla da parte di giornali e telegiornali.
Ma vediamo nel dettaglio le alternative per queste elezioni.


_PDL e LEGA NORD : la coalizione che governa il Paese, la più importante e votata ma che non è in grado di presentare in tempo (e in modo legale, vedi firme false in Lombardia) le proprie liste dando prima la colpa all'appetito di Milioni e scatenando l'ironia di Bossi contro i propri alleati, per poi virare su un presunto ostruzionismo di alcuni magistrati e esponenti radicali; per non parlare delle vicende giudiziarie e non del suo Capo indiscusso, il faccia di Duomo, che quando non è impegnato a farsi intercettare al telefono mentre ordina la chiusura dei programmi che non lo appoggiano o a discutere con giornalisti-servitori Rai le false notizie da dare circa i suoi processi, ripete fino alla noia, nei suoi comizi, la solita tiritera sulla sinistra capace solo di odiare e diffamare opposta al suo governo del fare e dell'amore; un amore talmente fisico ed erotico che il Ministro della Difesa La Russa, spinto da un eccesso di affetto, strattona con forza un contestatore e il premier stesso organizza nelle sue ville fest-ini con ragazze belle e giovani (e/o escort) che, sotto lauto compenso, animano la serata ridendo alla sue barzellette, cantando "Meno male che Silvio c'è" e, chiaramente, facendo l'amore. Oppure promette di sconfiggere il cancro in 3 anni.
Per non parlare della Lega, i cui esponenti ogni giorno fomentano l'odio razziale (vedi la proposta dei vagoni per gli extracomunitari nella metropolitana milanese e le saponette distribuite in campagna elettorale per pulirsi dopo aver toccato un extracomunitario) e ne sparano di assurde e clamorose, facendoci rimpiangere i tempi del "noi ce l'abbiamo duro".

_PD e Sinistra: c'è molto poco da dire, un'opposizione che non esiste, un segretario di partito fantoccio retto da D'Alema che da anni tiene le redini del Partito Democratico (prima Ulivo) rovinandolo dall' interno e perdendo elettori. Ufficialmente opposto a Berlusconi  ma ufficiosamente a braccetto, come dimostrano i 7 anni di governo dal '94 ad oggi fatti di leggi vergogna (non certo inferiori a quelle della destra) e riforme mai avvenute. Pochissimi i personaggi da salvare che (sarà una coincidenza) sono quelli che più degli altri hanno sviluppato una propria autonomia politica, distaccandosi, quando serve, dalle linee del partito:  tra questi sicuramente Vendola e la Bonino che, a dispetto di un appoggio del PD quasi inesistente, con le proprie forze si stanno giocando la presidenza di Puglia e Lazio e il leader dell'Idv Antonio di Pietro che ha fatto della questione morale il proprio cavallo di battaglia ma, proprio su questo argomento, ha finito per sputtanarsi appoggiando l'indagato De Luca in Campania.

_UDC: più che un partito una banderuola. Casini riesce a parlar male di tutti pur alleandosi con tutti a seconda di come tira il vento. Gli riconosciamo comunque una grande onestà: con il  motto "Io C'entro" ci ha fatto capire da subito quanto questo partito c'entrasse (appunto) almeno quanto gli altri nelle vicende giudiziarie (vedi Cuffaro).

Rimane solo il Movimento a 5 Stelle...Che cos'è? Immagino che per coloro i quali non leggono il blog di Grillo (trovate il link sulla nostra home page) e non smanettano su Youtube sia qualcosa di sconosciuto visto che i media gli hanno dato visibilità pari a zero. Si tratta di cittadini comuni (si va dall'ingegnere all'idraulico, dall'architetto al tabaccaio) che mettono a disposizione la propria esperienza e la voglia di cambiare le cose candidandosi e facendosi portavoce di tutti coloro che in questi anni hanno supportato il comico e il suo impegno (e sono tantissimi considerando che il blog di Grillo è tra i primi 30 al Mondo). Autofinanziatosi la campagna elettorale con offerte spontanee dei cittadini e non con soldi pubblici e presentato un programma dettagliato frutto del lavoro e della collaborazione tra chi lavora per questo progetto e coloro che hanno messo a disposizione le proprie conoscenze attraverso la rete, ha candidato persone di età media di 30 anni perchè, come dice il comico, è ora di svecchiare la classe politica, non è possibile che gente di 70 anni si occupi di un futuro che non vedrà mai. E' un movimento ancora piccolo, privo, come abbiamo visto, di visibilità e per questo non logorato dal potere; speriamo resista e si conservi "puro", perchè viene dal basso, dalla gente comune, da noi stessi, l'unica speranza di cambiare quest' Italia disastrata.